Bonus 110%: quali prospettive per il 2023 ?

Il 2022 volge al termine e molti si staranno già domandando qual è il destino dei bonus dedicati alla riqualificazione energetica, in particolare il conteso bonus 110%: vediamo quale panorama si prospetta entro la fine dell’anno, puntualizzando che tutte le decisioni sono ancora oggetto di revisione da parte del governo.

Bonus 110% e prospettive 2023 

Partiamo con le Cilas: “Comunicazione di inizio lavori”, alla base della partenza degli interventi di ristrutturazione del superbonus. Il decreto Aiuti quater, insieme al taglio dal 110% al 90% dell’agevolazione per il 2023, ha previsto anche la possibilità di salvarsi da questa riduzione per i lavori collegati a una Cilas presentata entro il 25 novembre scorso. A queste situazioni continuerà ad applicarsi il 110% anche nel 2023. L’ipotesi in queste ore è al vaglio del MeF, il Ministero dell’Economia e Finanza.

Per quanto riguarda invece la Cessione dei crediti, vediamo che entrerà in un emendamento anche il meccanismo che punta a sbloccare i crediti già maturati, e rimasti incagliati, attraverso gli F24.

La Ricerca NOMISMA

Negli ultimi 12 mesi il 37% delle famiglie italiane ha effettuato un intervento di ristrutturazione o di miglioramento dell’abitazione di residenza.
Lo studio della società di consulenza è partito dall’identikit della casa in cui vivono gli italiani: 5 persone su 10 risiedono in un condominio con 5 o più unità immobiliari e 3 su 10 occupano una casa singola. Guardando alle dimensioni dell’appartamento, emerge che 1 su 2 vive in abitazioni tra i 70 e i 109 metri quadri. «Gli italiani sono prevalentemente insoddisfatti rispetto ai propri consumi energetici (6 su 10)», rileva la ricerca, spiegando che questa necessità di cambiamento è stata una delle motivazioni nella scelta di realizzare degli interventi di efficientamento. Al secondo posto nella classifica delle insoddisfazioni compaiono il verde e l’irrigazione (49%), la conservazione e la manutenzione generale dell’edificio (48%) e i rivestimenti (44%), mentre a Roma l’insoddisfazione raggiunge il 51 per cento.

Infissi e superbonus 110%: verso un’ulteriore proroga

Come dicevamo nello scorso articolo relativo alla previsione di mercato nel mondo dei serramenti, per il Superbonus 110% è prevista una proroga fino al 31 dicembre 2025, ma con percentuali di detrazione variabili che scendono, per i lavori effettuati e le spese sostenute nel 2024, al 70% e al 65% per le ristrutturazioni e gli adeguamenti effettuati nel 2025.
Sono compresi, in questa proroga, le civili abitazioni, quindi edifici composti da due a 4 unità immobiliari, sia di un proprietario unico che di più persone: condomini, singole abitazioni, terra-tetti e case popolari, fino a cooperative di abitazione.

Ma come si richiede il bonus? Rientrando in alcuni parametri.

Per edifici unifamiliari e per le villette valgono queste regole:

  • detrazione del 110% fino al 31 marzo 2023 avendo già completato almeno il 30% dei lavori a 30 settembre 2022;
  • la detrazione è invece del 90% per tutto il 2023 se sono soddisfatte alcune nuove condizioni. Ovvero: i lavori possono eseguirsi solo sulla prima casa e deve essere garantito il reddito di riferimento, che si calcola dividendo la somma dei redditi complessivi del contribuente e del suo coniuge (o soggetto assimilato, come convivente) e degli eventuali altri familiari a carico. Potete rivolgervi a un CAF per farlo.

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