Dopo il vaglio e la continua revisione delle manovre e dei bonus, il 2022 presenta un quadro abbastanza chiaro – seppur sempre in evoluzione – per sconti in fattura e bonus sull’installazione di nuove finestre e infissi in PVC. Vediamolo insieme: i cambiamenti rispetto al 2021 sono pochi, ma comunque importanti da sottolineare.
Il Bonus infissi: prorogato anche (e oltre?) il 2022
Le disposizioni della Legge di Bilancio, datate 2020, sono state confermate anche per questo anno corrente: si potranno, quindi, richiedere o continuare i lavori di ottimizzazione energetica, poiché il requisito che sta alla base di questi lavori è proprio il miglioramento delle prestazioni energetiche e di efficienza termica degli immobili, sostituendo gli infissi, grazie all’aliquota al 50%, che si recupera poi in 10 rate annuali.
Attenzione: parliamo, per l’appunto, di sostituzione e non di nuova installazione. Questa è la regola fondamentale per poter accedere a questo benefit, poiché si parla di “adeguamento energetico”. Sono escluse, quindi, le nuove costruzioni, proprio come gli anni precedenti.
Bonus infissi 2022: solo finestre in PVC?
No, non solo finestre in PVC: infatti, nel bonus 2022 sono incluse, nella serie di prodotti che possono essere sostituiti e che danno diritto all’erogazione del bonus, anche tapparelle, finestre, porte e porte finestre, avvolgibili e tende oscuranti da sole.
Bonus infissi 2022: quali altre regole da seguire?
Veniamo ora al capitolo “documentazione” e criteri di fattibilità: per quanto riguarda la documentazione, ecco che si dovrà trasmettere all’ENEA, l’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, entro 90 giorni dal termine dei lavori, una scheda che va a ricapitolare le lavorazioni effettuate e da caricare a questo link: https://detrazionifiscali.enea.it/
Invece, per i criteri di fattibilità, va ricordato che infissi e porte in PVC, assieme ad avvolgibili e tapparelle, dovranno andare a garantire un valore di conduttività termica uguale o minore a quello predisposto dalle fasce climatiche delle diverse zone italiane, sia che si tratti di infissi sostituiti verso l’esterno, che verso vani interni non riscaldati. Inoltre, queste fasce climatiche determinano anche il valore e il costo detraibile dei serramenti: da 550 euro nelle zone A, B e C a 750 euro dalla D alla F.
Le opere per cui è possibile richiedere il rimborso, fino a un massimo di 60.000 euro per unità immobiliare, sono da considerarsi comprensive di interventi di muratura e prestazioni professionali e il pagamento deve essere tracciabile e documentabile (come, per esempio, nel caso di di un bonifico bancario).
Fornitura e mancanza di infissi in PVC: il problema è risolto?
Innanzitutto, come per molti altri settori – prendiamo quello legato alle ristrutturazioni e ai cappotti termici – si è verificato, durante il corso del 2021, una mancanza di materiali, come il PVC, che ha reso difficile la fornitura di infissi per questo genere di bonus.
Tuttavia, la situazione sembra essere ripartita, e in Okna Samoraj abbiamo ripreso praticamente a pieno ritmo la fornitura. Puoi avere maggiori informazioni sulle tempistiche per i tuoi progetti qui, dove potrai anche ottenere preventivi e consulenze su misura.
Cosa succede con il bonus 110%?
Come azienda polacca, non possiamo occuparci della parte finanziaria. Ma abbiamo a disposizione tutta la documentazione che attesta il livello di trasmittanza termica uguale o superiore a 1,3Uw. Quindi, potete tranquillamente richiedere infissi, finestre e porte in PVC, per l’ecobonus 110%, ricevendo tutta la documentazione necessaria, come i certificati per la trasmittanza.