Grazie al Decreto Rilancio potrai avere nuove finestre a costo 0 per i tuoi progetti edili.
Ma come ottenere questo sconto? Ne parliamo e rispondiamo alle domande più diffuse e che molti clienti ci hanno già fatto.
Quando entra in attività il nuovo ecobonus?
Questo ecobonus si applica alle spese, per esempio sulla sostituzione infissi, che saranno sostenute tra il 1° luglio e il 31 dicembre 2020.
Come funziona l’ecobonus del 110% per i nuovi infissi?
In tre modalità diverse: la detrazione può essere divisa in 5 quote annuali che danno diritto al rimborso dell’importo totale più il 10%, oppure tramite lo sconto in fattura e grazie alla cessione del credito.
Una notizia, questa, molto interessante soprattutto per fornitori e lavoratori del settore edile, proprio per via della possibilità di cedere il credito alle imprese che hanno portato avanti i lavori, o alle banche.
Infatti, la detrazione fiscale legata all’operato, come la sostituzione degli infissi, generalmente destinata a chi sostiene la spesa, vieneì ceduta al fornitore del servizio che può così decurtare la sua fattura, destinata ai richiedenti dei lavori, applicando uno sconto ‘pari all’importo massimo, o totale, sostenuto.
Proviamo a dirlo ancora più semplicemente: ora vi è la possibilità, per il cliente che ha sostenuto queste spese di sostituzione infissi, di riavere immediatamente il valore totale dell’incentivo semplicemente cedendolo a un soggetto terzo, che può essere appunto il fornitore ma non solo, perché questo soggetto può essere rappresentato anche da una banca o una società finanziaria.
Sosituzione degli infissi per l’alta efficienza energetica
Gli interventi, tra cui rientra anche la sostituzione degli infissi, deve assicurare il miglioramento di almeno 2 classi energetiche dell’edificio.
Le finestre, per esempio, potranno essere sostituite in concomitanza all’applicazione di un nuovo cappotto o in caso si dedica di fare una nuova facciata: il decreto parla, infatti, di superfici “orizzontali” e “verticali”.
Non solo. Ecco gli altri interventi che sono coperti da questa da cessione del credito e dallo sconto in fattura:
- Recupero del patrimonio edilizio
- Lavori di efficientamento energetico ( dove rientra la sostituzione degli infissi)
- Applicazione di misure antisismiche
- Recupero o restauro della facciata degli edifici (dove rientra la sostituzione degli infissi)
- Installazione di impianti fotovoltaici
- Installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, auto o moto
Ovviamente, il bonus vale anche per le seconde case.
Quali documenti servono per ottenere l’ecobonus del 110% sulla sostituzione degli infissi?
L’iter, in questo caso, è un po’ complicato, proprio perché il Decreto Rilancio è appena nato e siamo ancora in attesa delle linee guida che dicano, per esempio, se anche il tetto è uno degli elementi compresi tra le lavorazioni. Tuttavia, i documenti sono essenzialmente questi:
- Visto di Conformità che viene rilasciato dai commercialisti e dai CAF, essenziale per poter procedere con la richiesta del bonus e la cessione del credito;
- l’Attestato di Prestazione Energetica (Ape), rilasciato da un tecnico abilitatoe utile a certificare che l’incremento di prestazione dell’edificio di almeno due classi energetiche (o, in caso di edificio storico, la più alta raggiungibile);
- fatture e documentazione che attestino la spesa sostenuta;
- Il tutto va comunicato poi esclusivamente in via telematica secondo quanto è stato disposto dal direttore dell’Agenzia delle Entrate (attività che può comunque essere fatta da un commercialista o da un patronato);
- infine, è necessario provvedere con la comunicazione all’ENEA
Cosa può fare per te Okna Samoraj?
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