Cos’è il rapporto aero illuminante e come spiegarlo ai tuoi clienti?

Uno dei criteri principali per determinare se un’abitazione rispetta gli standard di igiene e salubrità che permettono di ottenere le autorizzazioni di abitabilità è proprio il rapporto aero-illuminante, che viene tenuto in conto nelle compravendite immobiliari, siano queste provenienti da nuove costruzioni o da ristrutturazioni. Non solo,  il rapporto-aeroilluminante è importante, quindi, per ottenere i permessi, soprattutto in fase di richiesta mutuo, ma anche per le condizioni di vita nell’edificio: infatti,  vanno anche a influire sulle condizioni di umidità e di isolamento sia termico che acustico di un’abitazione.

La misura

I rapporti aeroilluminanti sono determinati dalla relazione tra la superficie della finestra o delle finestre di un locale e la superficie di pavimento del locale stesso. Si può parla di rapporti illuminanti quando vengono considerate le sole superfici di vetro dell’infisso, e di rapporti aeranti quando si considerano le superfici della finestre come se fossero aperte.
Uno dei valori più diffusi nel caso dei rapporti aeroilluminanti previsti dai vari regolamenti edilizi è di 1/8, che può arrivare a 1/10 per alcuni ambienti particolari come quelli delle mansarde.

A cambiare i rapporti aeroilluminanti può essere anche la destinazione d’uso dei locali

Se per quelli abitabili, come detto, il rapporto tra superfici finestrate e pavimenti deve essere di 1/8, sono invece possibili valori meno restrittivi per locali la cui destinazione d’uso sia differente, come cantine e sottotetti: per questo tipo di locali si può arrivare a 1/10. Quando si parla di luce zenitale, cioè proveniente dai soffitti, il rapporto può arrivare anche a 1/12.

Attenzione alle norme specifiche

Nel caso, per esempio, del comune di Roma, l’articolo 40, comma f del Regolamento Generale Edilizio determina i parametri da seguire nel calcolo dei rapporti sulla falsariga di quello nazionale, le superfici da prendere in considerazione sono le superfici apribili e cioè quelle vetrate e che collegano interno ed esterno, lasciando quindi fuori la parte del telaio dal calcolo.
Esistono diversi studi che hanno dimostrato come anche fattori di luce diurna media del 5% sono in grado di garantire dei valori di comfort visivo accettabili: quelli da tenere in considerazione, però, rimangono quelli stabiliti da normative nazionali e locali, che rappresentano l’unico parametro per ottenere l’abitabilità delle abitazioni.

La finestra in PVC per il rapporto aero-illuminante

Esistono dispositivi specifici per migliorare il rapporto aero-illuminante di un’abitazione o di un ufficio? Come la maniglia centrale crea un montante mobile più sottile di 3,6 cm Ancora più sottile se montata su un telaio Z 60 che permette di salvare 2,6 cm in altezza e in largehzza. Cosa comporta tutto questo? Un guadagno del 20% sul superficie in vetro. E, quindi, 20% in più di luce. Scoprila qui, o chiedi consiglio ai nostri consulenti!

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